Corsica, “l’isola della Bellezza”

Corsica, “l’isola della Bellezza”

Bastia
Arrivando a Bastia con l’intenzione di fare subito qualche giorno di arrampicata il consiglio non può che essere quello di percorrere circa 70 km e andare diretti in Restonica. Si tratta di una valle lunga circa 15 km scavata dall’omonimo torrente: partendo da Corte, la valle arriva fino ai 2600 metri del Monte Renoso attraversando un paesaggio che a tratti ricorda le nostre zone alpine più dolci, vantando però una macchia fatta, anche in quota, di cisto, mirto, erica, corbezzolo e lentisco, specie distintive di tutta la vegetazione dell’isola.
In Restonica alcune vie si sviluppano sopra i 2000 metri, contornate da colori così intensi di acqua e di vegetazione da imprimersi a lungo nei ricordi. La più spettacolare delle vie delle Gorges de la Restonica è la celeberrima “Symphonie d’automne” (6a+): 180 metri di via a 1900 metri d’altezza proprio sopra il lago sottostante. Molto note, nelle Gorges du Tavignano, le vie “Ombre et Lumiere” (6b/6b+) e “Chanson de Pres verts” (7a), più vicine a Corte. Intorno a Corte, capitale della Corsica nel breve periodo della sua indipendenza, e nelle due valli attigue i campeggi non mancano e sono senz’altro da preferirsi agli hotel, cari anche se scelti nella loro fascia più economica. Se la stagione lo consente, la Restonica è anche il luogo ideale per fare qualche bagno nelle acque cristalline del torrente di fondo valle. Limpide, fresche e frequentemente raccolte da vasche naturali contornate da comodi pietroni arrotondati, permettono non solo di bagnarsi i piedi ma di compiere vere e proprie bracciate di nuoto: condizione che vi sembrerà paradisiaca in tutti i mesi caldi.
Restonica
Corte Lasciandosi Corte alle spalle e proseguendo verso sud per circa 100 km in direzione Solenzara si arriva a sud est dell’isola, nella sorprendente foresta di Bavella. Se vi piace l’arrampicata sul granito e se vi piacciono le vie lunghe, questo è il vostro posto! A buona ragione considerata il paradiso europeo dell’arrampicata su granito, selvaggia e mai frequentata tanto quanto le più note mete italiane, in Bavella si arrampica con preferenza da settembre e, se il tempo è secco, per tutto il periodo invernale. Ciò non toglie che anche in estate, complici le frequenti giornate di vento (i pini piegati dal vento sono una prova della costante di questo paesaggio), si possano impiegare gradevoli ore sulle vie color ocra tutte crivellate da buchi, erosioni e tafoni: guglie uniche nel loro genere inserite in un paesaggio di rara bellezza che può persino ricordare quello di Yosemite Park, con la differenza che, nelle giornate terse, dal Colle di Bavella (1218 slm) si riesce a vedere il mare ad est e ad ovest. Tutta la zona è compresa entro i vasti confini del Parc Naturél Regional de Corse che, coprendo quasi due terzi dell’isola, è impegnato nell’importante compito di salvaguardia di specie vegetali e animali, come il muflone (simbolo corso per eccellenza) e il cervo rosso.
Per pernottare in Bavella raccomandiamo il campeggio di Zonza, piuttosto economico e tranquillo, e soprattutto inserito nella piacevole cornice di un paesino che non potrà che lasciare un ricordo positivo. Più spartani e senza grandi differenze i due rifugi sul colle: offrono entrambi stanze da 4 o 6 posti letto, una cena tipica e una colazione a 36 € per persona.
Bavella La Bavella è il posto ideale anche per escursioni o trekking più impegnativi. Sentieri più o meno segnati conducono ad angoli di rara bellezza dai quali osservare un panorama che si estende a perdita d’occhio. Difficile trovare il coraggio per lasciare la Bavella senza sperare di poterci ritornare al più presto per realizzare tutto quello che si lascerà incompiuto. Continuando a scendere verso sud, dopo circa 45 km, si arriva al borgo medievale di Sartène, uno dei gioielli corsi, posto su uno sperone roccioso che domina la valle Rizzanese. Poco più a sud, e quindi, a questo punto non lontano da Bonifacio, l’area montana dell’Alta Rocca con i villaggi di Quenza, Levie, Aullène e Carbini.
La Corsica dell’entroterra e delle regioni montane, quella più riservata e decisamente meno frequentata di quella dei litorali, riserva continue sorprese e possibilità infinite di viaggio, sport, emozioni e avventura. Nonostante ciò un capitolo a parte lo meriterebbero gli innumerevoli spunti di arrampicata boulder che, a partire dalle più celebri e spettacolari rocce di Punta Capineru, nel golfo di Roccapina, si ritrovano disseminati lungo le coste o, nelle zone più lontane dal mare.
Le guide dedicate all’arrampicata in Corsica sono numerose ed esaustive. Ciò non toglie che, può capitare, la presenza di sole informazioni tecniche ed improntate alla scalata non sia uno specchio sufficientemente veritiero della varietà, della bellezza e dell’incanto di quel tanto di selvaggio e pittoresco che il paesaggio corso, unico nel Mediterraneo, è in grado di offrire.
Nei dintorni di Bonifacio
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Corsica su Planet Mountain

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Elio
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