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VIE MITICHE
FANTASIA Marmolada d’Ombretta – di Maurizio Giordani
“Racconterò di alcune mie realizzazioni del passato, del loro come e perché, e cercherò di fare una veloce e attenta analisi di altre cose successe dopo, fino ad arrivare all’estate del 2016, da poco sfumata in un inverno che ben poco di inverno ha avuto (…)”
DELTA MINOX Pilastro del Scingino, Val Masino – di Eugenio Pesci
“D’altra parte il granito ci mette poco a vendicarsi per questo eventuale sopruso tecnico e motorio: lo fa con poco sforzo attraverso il fascino della quota, del ghiaccio, degli ambienti grandiosi e remoti, e soprattutto della sua diffusa presenza nelle grandi pareti delle montagne più famose di tutti i continenti, dallo Yosemite, alla Groenlandia sino alle Torri di Trango, ove si trova l’itinerario su granito più impegnativo e famoso fra quelli esistenti: Eternal flame di Wolfgang Gu¨llich e Kurt Albert (…)”
VACANZE ROMANE Monte Camicia – di Stefano Ardito*
“Molti ripetitori, in quel labirinto verticale, aprono delle varianti più o meno volontarie. La prima via completamente indipendente da quella del 1934 viene tracciata nel 1999 da Roberto Iannilli ed Ezio Bartolomei, ed è un capolavoro. Nel luglio 2016, nei primi tiri di corda di un’altra via nuova
sulla Nord, Roberto cade e muore insieme a Luca D’Andrea, suo compagno in decine di vie nuove. (…)”
REBUS Corna di Medale – di Eugenio Pesci
“26 dicembre 1984, verso l’ora in cui il sole tramonta, sentiero di raccordo fra la via ferrata della Corna di Medale, grande parete calcarea lecchese e settore delle vie sportive dell’Antimedale.
Tre ragazzi dall’aria molto stanca ma soddisfatta, addobbati da ferraglia di ogni tipo, come alberi dell’appena trascorsa festività, si incontrano ad un bivio con un altro gruppo di giovani arrampicatori; questi ultimi però più leggeri e ben imbiancati dagli sbuffi di magnesite. (…)”
ERRATA CORRIGE
*nell’edizione cartacea l’articolo di Stefano Ardito compare erroneamente accreditato a Fabrizio Ardito. L’autore del testo è Stefano Ardito, come compare correttamente nell’indice dell’edizione cartacea e in questa pagina.
TIRO MITICO
HUBBLE – di Carlo Caccia
“Cercare qualcosa e trovare qualcos’altro: in inglese si dice serendipity. Un esempio? Telefonare a Stefano Ghisolfi per saperne di più della sua salita di Ultimatum (9a+) a Massone e scoprire che tra i suoi progetti per il 2017 c’è anche la mitica Hubble. Di più: Stefano ci rivela di averla già provata, di aver già sperimentato quei sette movimenti che il 14 giugno 1990, in una manciata di secondi, hanno alzato l’asticella della difficoltà. Ben Moon cercava il primo 8c+ e ha trovato il primo 9a (…)”
LA MORTE – di Eva Toschi
“Cos’è che rende un tiro storico?
È la prima domanda che mi sono posta per scegliere di quale linea raccontare.
I numeri? Il Grado – sì , sicuramente è rilevante -, l’anno in cui è stata chiodata, il numero delle persone che sono riuscite nell’impresa di salirla.
Un significato? Che ne so, un significato che si attribuisce al sol fatto di aver salito quella linea: significa essere forti, talentuosi, coraggiosi, umili o arroganti o chissà cos’altro.
Un nome altisonante? Beh, a volte i nomi sono densi di valore e un po’ raccontano la storia che ci sta dietro… (…)”
BLOCCO MITICO
IL NIPOTE DI GOLDRAKE – di Alberto Milani
“«Nonna cosa vuole dire “mitico”?»…silenzio…«boh… mah, forse vuol dire che l’è bel»…silenzio…«ah…va bene». Avevo 4 anni, e non so dove avevo sentito tale
aggettivo che mi aveva fatto mettere in difficoltà la mia povera, meravigliosamente semplice nonna.
Ora, più di trenta anni dopo, mi trovo di nuovo alle prese con questa parola,
domandandomi dubbiosamente: quando un blocco è definibile come “mito”? (…)”
GARE
LA LUNGA ATTESA È FINITA di Stefano Michelin
“1985, la prima gara di arrampicata; 2020 la prima Olimpiade con l’arrampicata. 35 anni di storie, vicende, trasformazioni, discussioni che hanno visto il lato agonistico di questa disciplina trasformarsi, evolversi, prendere forma, acquisire contenuti ed infine sfociare nel sogno olimpico (…)”
PERSONAGGI
ALEXANDER MEGOS – di Lorenzo Frusteri
“Intervistare Alex Megos è un po’ come cercare di commentare la Gioconda di Leonardo dicendo qualcosa di nuovo, o anche solo di interessante: non facile.
Alex Megos ha toccato roccia ancora piccolissimo, e ha bruciato le tappe in un modo sconcertante, passando dalla montagna alle gare, dalla falesia al boulder con disarmante facilità. Arriva al 9a a soli diciannove anni, sale 8b+ boulder e in breve (…)”
PIETRO DAL PRÀ – di Matteo Pavana
“Sono un uomo complesso e pieno di contraddizioni, che ha attraversato
momenti belli e altri meno piacevoli, sempre ai margini dell’arrampicata libera italiana, ma mai con malumore, anzi, con un certo orgoglio. Per un motivo o per l’altro, non ho mai scalato per periodi di tempo troppo prolungati, alternando la mia attività di alpinista con quella di guida alpina e di sciatore. Ora mi rendo conto che questa è stata una grande fortuna (…)”
MATTEO RIVADOSSI – di Ruggero Bontempi
“Il buio e la luce, l’acqua e il ghiaccio, profondi abissi e terre alte, umidità, mondi di pietra.
Parlare di montagna e di alpinismo con Matteo Rivadossi è prima di tutto un viaggio tra gli elementi e le forme più autentiche e primordiali di una natura austera e misteriosa, così potente da poter incutere talvolta un giustificato timore. (…)”
REPORT 2015
a cura di Alberto Milani
TOP ALPINISMO E GHIACCIO
TOP FALESIA
TOP BOULDER
MATERIALI
a cura della redazione
RELAZIONI E PROPOSTE
a cura di Marco Romelli
ROCCIA
GHIACCIO E MISTO